Devo ringraziare Vanda Monaco Westerståhl per l’emozione di avere
‘scoperto’ il fascino moderno e antico al tempo stesso del teatro di Jon
Fosse.
Avevo già sentito parlare di questo autore e un filo di
curiosità mi legava al desiderio di leggere i suoi testi, alla ricerca
come siamo sempre noi teatranti di parole nuove e sorprendenti che in
qualche modo preservino la lezione preziosa dei grandi autori classici
(penso ai Tragici greci, a Shakespeare e Cechov, ma non soltanto a
loro…), ma sommerso di volta in volta da altre impellenze, rimandavo
l’incontro ad un momento più propizio.
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